Passeggiare in campagna, in riva al mare, passeggiare su un cammino impervio di
montagna, passeggiare per le strade di una grande città, tra le bancarelle di un
mercato, passeggiare tra le nuvole, tra i sogni, nel cuore di qualcuno in
silenzio, come un ladro… Quanti modi di passeggiare , di intraprendere un
cammino , spesso in compagnia di noi stessi, perchè si cammina bene da soli..
ognuno ha il suo passo, il suo ritmo,il suo tempo, difficile riuscire a
sincronizzare con un ‘altra persona; ognuno ha il suo pensiero che lo accompagna
e la passeggiata elabora con quelle che sono le nostre sensazioni, le nostre
emozioni, i nostri stupori di fronte a quello che ci circonda.. Il paesaggio ci
avvolge, i nostri occhi non si perdono nulla di quello che incrocia lo
sguardo..lo trattiene nella nostra mente come una cinepresa, a volte ci
restituisce quella immagine a distanza di tempo e l’emozione è grande, intensa.
L’approccio a piedi con una città sconosciuta, che vuoi conoscere coi tuoi
tempi, col suo clima, con le sue insidie , con la tua stanchezza che riposi su
una panchina… La panchina di Parigi, quella mattina sul lungo Senna, i
gradini scesi di corsa da Montmartre che ti portano in un attimo a Pigalle… se
non li hai vissuti, non li sentirai mai parte di un momento particolare ,tuo, la
tua simbiosi con una citta che hai conosciuto anche attraverso gli occhi della
gente, quella che ti ha venduto la mela più bella del suo cesto, il dolce alla
crema col cafè au lait nel baretto sotto gli antichi portici di Place de Vosge.
Ricordi , emozioni, elaborazione di una passeggiata, come la nebbia autunnale a
Londra, vissuta a passi lenti coll’ombrello aperto per le gocce troppo grandi ,
e ti rivedi stretta nel cappotto raccogliere i pensieri dopo una visita alla
National Gallery, colori, immagini, emozioni, un giorno a piedi pr Londra. E se
cammini a New York? Intanto scegliere il lato giusto della strada perchè
altrimenti è come se avessi scritto in fronte turista,poi quel passo spedito per
non rischiare di essere travolti da quella fiumana multietnica che sfila sui
grandi marciapiedi.. le luci dei negozi ti abbagliano, le librerie… immense,
stupende, luoghi dove perderti tra montagne di libri, di gente che chiacchera,
discute… bello, un momento magico di una passeggiata… Le passeggiate nella
natura ti fanno sentire diverso, spesso ammiri e basta, ascolti i suoi rumori
, che sono tanti, li memorizzi ad uno ad uno, il canto della natura che ha le
note del vento,della pioggia, del canto degli uccelli,il rumore della risacca o
lo sbattere delle onde, che si perde nel suono di una sirena di una nave
lontana. E poi a volte camminiamo nelle nuvole,quando il nostro cuore è smarrito
e cerca conforto in un luogo lontano, dove i nostri pensieri si accavallano,
analizzano sogni e realtà ; è tutta una seria di ragionamenti sconclusionati che
ci portano soltanto lontano dal presente , che è quello che vogliamo in quel
momento.. L’unico momento di una passeggiata in cui vorremmo qualcuno vicino,
qualcuno che col suo amore camminasse nel nostro cuore mentre noi scrutiamo
ogni angolo del suo per non scordarcelo mai più